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OGGI L’ORDINE DELLE CLARISSE CAPPUCCINE

CELEBRA LA FESTA DI

SANTA VERONICA GIULIANI

  AFFIDIAMO ALL’INTERCESSIONE DELLA SANTA CAPPUCCINA IL NOSTRO ORDINE E CHIEDIAMO SANTE VOCAZIONI RELIGIOSE PER LA CHIESA  

 

LEGGI L’UDIENZA GENERALE SU SANTA VERONICA

 

 Dal Diario di santa Veronica Giuliani 

Oggi mi è stato rinnovato il dolore nelle mani, nei piedi e nel cuore, e ho passato una notte preziosa, tutta di pene e tormenti. Sia ringraziato Dio! Questa mattina per tempo ho fatto la santa confessione, e credo che mi abbia fortificata a

Più patire. Nella santa Comunione, ho avuto la grazia di sperimentare, nell’intimo dell’anima, la presenza viva di Dio; e l’anima mia ha provato un non so che di nuovo. Da alcuni giorni poi avverto nel cuore una certa azione dello Spirito, ma non so capire che cosa sia. Solo descriverò gli effetti che in me ha lasciati.

Il primo effetto è la cognizione e il dolore delle mie colpe, l’ansia per la conversione delle anime per le quali darei il sangue e la vita, e una grande fiducia nella misericordia di Dio e nella pietà e nell’amore della beata Vergine Maria.

Il secondo consiste nel fatto che, pur vedendomi come abbandonata e sommersa in un mare di tentazioni, appena avverto quella misteriosa azione, mi sento subito tranquilla, ripiena di una pace suprema e fermamente stabilita nel-la volontà di Dio. Il terzo effetto è questo: quando sono tormentata dal diavolo con persecuzioni interiori, e nello stesso tempo, a motivo del mio ufficio, devo occuparmi degli altri e devo andare qua e là per le varie incombenze, quella misteriosa azione fa si che io compia tutte queste cose senza che me ne accorga e alla fine posso constatare che tutto è stato compiuto, ma non so come; e ciò mi acca-de specialmente con gli atti più importanti, come il riceve-re i sacramenti, il fare la meditazione e i colloqui spirituali che teniamo fra noi.

Mi sento talvolta così piena di disgusto, così arida e senza alcun sentimento, da sembrarmi impossibile il sopportare più a lungo un tal modo di vivere: e in questo stato mi sembra un perditempo perfino l’andare dal mio confesso-re. Ma appena percepisco nel cuore anche il minimo moto di quella misteriosa azione, mi sento così trasformata e ripiena di una tale energia, che pure nella più grande aridità, nell’insensibilità e nelle contraddizioni, ogni opera mi riesce agevole, anche le più difficili. Così appena giunta ai piedi del confessore sento subito una filiale confidenza, sento la sua voce come la voce di Dio entrare nell’anima mia, sento di essere davanti allo specchio della Divinità

Nel quale io vedo me stessa e tutto ciò che ho commesso, e faccio la confessione con tale dolore, che mi sembra di dover morire in quel momento. Tutto ciò mi sembra provenire da quell’azione misteriosa che avverto nel cuore: ma non so né posso spiegare che cosa sia, benché nella santa Comunione abbia sentito l’ispirazione di dire tutto a chi sta in luogo di Dio. E non solo lo devo dire, ma lo devo anche scrivere: e tutto sia a gloria di Dio!

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