Carissimi fratelli, sorelle, amici,
anche in questo anno 2015, tra mille fatti, gioiosi e tristi, tra tante guerre, e violenze, e peccati e contraddizioni del cuore dell’uomo, anche in un clima di smarrimento e dimenticanza, spesso in situazioni in cui si tenta di esorcizzare il dolore e la morte, ecco il Signore viene a ridonarci se stesso, il Significato ultimo e definitivo di ciascun respiro ed alito di vita. Lui, la Luce, Lui il Signore nostra Pace e Misericordia.
Non vogliamo dirvi parole nostre, desideriamo insieme a ciascuno di voi, là dove si trova, nel momento di gioia e di dolore che vive, vogliamo volgere lo sguardo a Gesù e dilatare il cuore e pregare.
Pregare uniti a tutti coloro che soffrono ad ogni latitudine. Nella ricchissima tradizione della Chiesa attingiamo al patrimonio della Siria. Tra le zone del mondo una delle più martoriate, una delle più bisognose di essere ricordata e onorata per la bellezza della Vita cristiana.
Per questo con tutti voi desideriamo innalzare una preghiera che riassume bene la nostra condizione di uomini bisognosi e il nostro desiderio come figli di essere abbracciati dalla misericordia per intercessione della Madre del Signore. Ci sembrano le parole più adatte quest’anno per ringraziare del dono del Figlio nato per noi, Lui, il Perdono del Padre, e per entrare nell’Anno giubilare della Misericordia col cuore spalancato e pieno di speranza.
Ave Maria, madre di Dio tutta santa, meraviglioso e splendido tesoro di tutto il mondo, luce irradiante, abitazione dell`Incomprensibile, tempio puro del Creatore di tutte le cose! Ave, perché per tuo tramite ci è stato annunziato colui che ha tolto i peccati del mondo e lo ha redento… Come ti loderemo, o umile, tu che sei tutta santa, tu che concedi a tutti i fedeli aiuto e forza! Noi tutti in questo mondo guardiamo su e aspettiamo la speranza della salvezza da te, o umile. Rinforza la nostra fede e dona pace a tutto il mondo. Per questo noi fedeli ti lodiamo come trono cherubico e come aula di Dio nel tempo. Prega e implora per noi tutti, affinché la nostra anima sia salvata dall`ira ventura. O madre purissima, aiuta noi poveri, come è tuo solito. Tu vedi come noi, figli della terra, ci avviciniamo alla fine e ci perdiamo. Impetraci perciò la grazia con la tua intercessione, o Vergine pura e santa. Supplica continuamente per noi, affinché la nostra malvagità non ci mandi in rovina e rivolgiti a noi, o benedetta., mentre preghi il tuo Unigenito, il Figlio uscito da te, affinché abbia pietà di noi per la tua santa preghiera. Ave, o nave che porta agli uomini la nuova vita. Ave, o rocca santa, in cui scese il re dei re per abitarvi. Ave o umile Vergine, madre di Dio. Orsù benedetta, orsù beata! Porgi per noi al tuo Unigenito, al Figlio uscito da te, tutte le tue suppliche, affinché abbia pietà di noi per la tua santa preghiera. O santa, intercedi presso il tuo Unigenito per i peccatori che in te cercano rifugio. Perché tutti i flagelli, da cui fu colpita la precedente generazione, sono pronti per noi e ci colpiscono. Vedi come il corruttore ha teso l`arco e pone le saette sulla corda per colpire, come egli usa. Vedi tutti questi segni premonitori nel cielo e sulla terra e i colpi che stringono il cuore. Per questo ci rifugiamo in te, per poter gridare al tuo Figlio dicendogli: Tu che punisci i cuori superbi, o Cristo, tu che colpisci e risani, correggici con la tua misericordia e acquistaci con la tua grazia: usa indulgenza e abbi misericordia di noi!
Rabbula di Edessa Inni liturgici, 1-5