VESPRO Dl NATALE
Antifona: Santa Maria Vergine.
Salmo [XV]
1 Esultate in Dio nostro aiuto (Sal 80,2), elevate il vostro canto di giubilo al Signore Dio, vivo e vero con voce di esultanza (Sal 46,2).
2 Poiché eccelso e terribile è il Signore, re grande su tutta la terra (Sal 46,3).
3 Poiché il santissimo Padre celeste, nostro Re dall’eternità (Cfr. Sal 73,12), ha mandato dall’alto il suo Figlio diletto (Cfr. 1Gv 4,9), ed egli è nato dalla beata Vergine santa Maria (Mt 3,17).
4 Egli mi ha invocato: “Il padre mio sei tu”; ed io lo riconoscerò come primogenito, più alto dei re della terra (Sal 88,27-28).
5 In quel giorno il Signore ha mandato la sua misericordia, nella notte si è udito il suo cantico (Cfr. Sal 41,9).
6 Questo è il giorno fatto dal Signore: esultiamo e rallegriamoci in esso (Sal 117,24).
7 Poiché il santissimo bambino diletto ci è stato donato e per noi è nato (Cfr. Is 9,6), lungo la via e deposto in una mangiatoia, perché non c’era posto nell’albergo (Cfr. Lc 2,7).
8 Gloria al Signore Dio nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà (Cfr. Lc 2,14).
9 Si allietino i cieli ed esulti la terra, frema di gioia il mare e quanto contiene; esulteranno i campi e tutte le cose che in essi si trovano (Sal 95,11-12).
10 Cantate a lui un cantico nuovo; canti al Signore tutta la terra (Sal 95,1).
11 Poiché grande è il Signore e degno d’ogni lode, è terribile sopra tutti gli dèi (Sal 95,4).
12 Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore la gloria e l’onore; date al Signore la gloria per il suo nome (Sal 95,7-8).
13 Portate in offerta i vostri corpi e caricatevi sulle spalle la sua santa croce e seguite sino alla fine i suoi comandamenti (Cfr. Sal 95,8; Lc 14,27; 1Pt 2,21).
Carissimi fratelli, sorelle, amici,
abbiamo desiderato in questo Santo Natale del Signore pregare con voi e con ciascuno dei fratelli sparsi nel mondo il salmo che san Francesco pregava e cantava e che aveva composto egli stesso, come frutto del suo ampio respiro orante di fronte al Suo Signore. Al nostro Signore.
In questa solennità riviviamo il mistero e siamo in ginocchio dinanzi a Colui che “ogni giorno si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine.” “Egli, dice santa Chiara nella sua prima lettera, un così grande e tale Signore, quando venne nel grembo verginale, volle apparire nel mondo disprezzato, bisognoso e povero, perché gli uomini, che erano poverissimi e bisognosi e soffrivano l’eccessiva mancanza di nutrimento celeste, fossero resi in Lui ricchi con il possesso dei regni celesti.”
Per questo dono noi insieme ai nostri fratelli poveri e nella prova possiamo esultare e gioire ricolmi di immenso gaudio e di letizia spirituale, come ci invita Chiara nostra madre.
Per questo che è IL DONO SOPRA OGNI ALTRO DONO E CHE VIENE A NOI SOLO DALLA ASSOLUTA GRATUITA’ DEL PADRE, noi viviamo, esistiamo e siamo.
In piena, profonda comunione con coloro che ad ogni latitudine sono nella tribolazione e nella persecuzione possiamo rivolgere lo sguardo a Colei che è divenuta il grembo della Gioia e della Speranza, Cristo Signore.
A Colei che è nostra Madre e ci insegna a pregare. A tenere fisso lo sguardo sul Suo Figlio.
A Colei che è Vergine fatta Chiesa.
E noi per voi e insieme a voi in Comunione donata preghiamo:
Santa Maria Vergine, non vi è alcuna simile a te, nata nel mondo, tra le donne, figlia e ancella dell’altissimo sommo Re il Padre celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo; prega per noi con san Michele arcangelo e con tutte le potenze dei cieli e con tutti i santi, presso il tuo santissimo diletto Figlio, Signore e maestro
Santo Natale
Sr. Paola Chiara e le sorelle Clarisse Cappuccine