NOVENA
in preparazione alla
Festa di SANTA CHIARA d’Assisi
Come abbiamo preparato questo momento di preghiera che ci accompagna nei nove giorni in preparazione alla Festa di Santa Chiara?
- Abbiamo scelto il tema dell’umanità di Chiara perché in ogni aspetto della sua vita e in ogni rapporto e in ogni fatto è evidente che la sua vita tutta intera è stata immersa e trasfigurata dall’incontro con Cristo e così la sua umanità è sbocciata, è fiorita ed ha portato molto frutto, come donna, cristiana, membro del Corpo di Cristo che è la Chiesa.
* Chiara, persona tutta intera, di fronte a Cristo Signore, vero Dio e vero Uomo.
Lei che desidera più di ogni altra cosa somigliare a Lui, seguire le Sue orme; Cristo con i suoi lineamenti, il Suo Volto che ritroviamo nelle Beatitudini.
Abbiamo quindi scelto Matteo 5,1-12 come Parola di Dio che ci guidi in questo percorso.
* Avvicinandoci a Chiara e alla sua vita l’aiuto più grande e più concreto giunge a noi dalla testimonianza delle sorelle e delle persone che le sono state vicine. Abbiamo quindi scelto alcuni brani dal “Processo di Canonizzazione”, documento prezioso e che ce la fa vedere viva nel suo quotidiano. Per facilitare la lettura abbiamo reso il testo in italiano corrente nella colonna di destra.
I numeri che precedono i passi del Processo si riferiscono alle FONTI FRANCESCANE.
* Il salmo che è la risposta più liturgica alla parola fin qui pronunciata ha come ritornello ogni giorno un versetto da una delle espressioni più belle e vivaci di San Francesco, le LODI di DIO ALTISSIMO.
* Suggeriamo di concludere con delle intenzioni di preghiera e/o un canto. Di entrambi diamo un suggerimento.
Preghiera Universale (proposta indicativa):
- Ci affidiamo a Te Signore, l’intercessione di Santa Chiara ci aiuti ad amare con consapevolezza e semplicità filiale la Chiesa nostra Madre, per imparare ad affidarci al Santo Padre e ai Vescovi in comunione con lui con obbedienza intelligente e amorevole .
- Affidiamo a te Signore la nostra città, il nostro paese, tutti i governanti, perché si lascino guidare dal tuo Santo Spirito nella via della saggezza e del rispetto per la vita.
- Ti affidiamo Signore i nostri fratelli che sono nella prova,i sofferenti, gli ammalati, la prossimità e l’intercessione si Santa Chiara li sollevi e la tua Santa Croce salvifica li renda saldi nella fede.
- Santa Chiara che desiderava donare la sua vita anche nel martirio, interceda per ciascuno di noi perché siamo fedeli e perseveranti nella testimonianza della nostra appartenenza a Cristo nel luogo che il Signore ci ha assegnato, in letizia.
- Per le comunità, le famiglie, perché tutti i membri crescano nell’amore vicendevole, tenendo fisso lo sguardo a Cristo, che ha dato la sua vita per coloro che il Padre gli aveva affidato, che ha dato la sua vita per i suoi amici, che ha dato la sua vita anche per i nemici, perdonando loro, che ha dato la sua vita sulla croce per ciascun uomo fino ai confini della terra.
-Santa Chiara sperimentò per lunghi anni la prova della malattia, la sua intercessione sostenga le persone ammalate, anziane, perché mai abbia posto nella loro giornata lo scoraggiamento, ma accolgano come lei questo tempo per pregare, per offrire insieme a Cristo ogni istante per i fratelli che ne hanno più bisogno.
– Santa Chiara intervenne per salvare la sua città, interceda per ciascuno di noi perché impariamo a confidare nel Signore e nella straordinaria forza ed efficacia della preghiera.
“L’UMANITA’ di CHIARA”
Primo giorno
CHIARA E FRANCESCO
3“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
3086 2. E disse che, avendo santo Francesco audito la fama de la sua santità, più volte andò a lei predicandole, in tanto che essa vergine Chiara acconsentì alla sua predicazione e rinunziò al mondo e a tutte le cose terrene, et andò a servire a Dio quanto più presto podde.
3086 2. Suor Beatrice disse che avendo San Francesco sentito parlare della fama della santità di Chiara, andò da lei a predicare, fintanto che la vergine Chiara acconsentì alla sua predicazione e rinunziò al mondo e a tutte le cose terrene e andò a servire Dio appena poté.
3125 3. Unde per questo essa testimonia più volte andò con lei a parlare a santo Francesco, e andava secretamente per non essere veduta da li parenti. Adomandata che le diceva santo Francesco, respose che sempre le predicava che se convertisse ad Iesu Cristo, e frate Filippo faceva similmente. E lei li udiva voluntieri e consentiva a tutti i beni che le erano detti
3125 3. Anche la testimone Bona di Guelfuccio andò con lei più volte a parlare con san Francesco, e andava segretamente per non essere vista dai parenti. Chiesto a lei che cosa le diceva Francesco rispose che sempre le predicava che si convertisse a Gesù Cristo e frate Filippo faceva similmente. E lei li udiva volentieri e accoglieva le cose belle che le venivano dette.
SALMO 111 (112)
Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo .
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
2 Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.
3 Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
4 Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.
10 Principio della sapienza è il timore del Signore:
rende saggio chi ne esegue i precetti.
La lode del Signore rimane per sempre.
CANTO O PREGHIERE SPONTANEE
Secondo giorno
CHIARA E LE SORELLE
5Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
3025 2. Però che Iddio la elesse in madre de le vergini e prima e principale abbadessa de l’Ordine, ad ciò che essa guardasse il gregge e con lo suo esemplo confirmasse nel proposito de la santa Religione le altre Sore de li monasteri de esso Ordine. E certamente essa fu diligentissima circa la esortazione e guardia de le Sore, avendo compassione de le Sore inferme; et era sollicita circa de li loro servizi, sottomettendosi umilmente eziandio alle minime Serviziali, disprezzando sempre se medesima.
3025 2. Suor Cecilia da Spello disse che Dio aveva eletto Chiara come madre delle vergini e prima abbadessa dell’Ordine perché custodisse il gregge, e confermasse con il suo esempio nel proposito della consacrazione anche le suore degli altri monasteri dello stesso Ordine. E Chiara fu molto diligente nell’esortare e nel prendersi cura delle suore avendo compassione delle inferme; ed era sollecita nel servirle, sottomettendosi umilmente anche alle sorelle che prestavano servizio fuori del monastero, disprezzando sempre se stessa.
SALMO 132 (133)
Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi.
Ecco, com’è bello e com’è dolce
che i fratelli vivano insieme!
2È’ come olio prezioso versato sul capo,
che scende sulla barba, la barba di Aronne,
che scende sull’orlo della sua veste.
3È come la rugiada dell’Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Perché là il Signore manda la benedizione,
la vita per sempre.
CANTO …
Terzo giorno
CHIARA E I FRATELLI
4Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
2958 15. Disse anche la detta testimonia che, essendo infermato de insania uno certo frate de l’Ordine delli frati minori, lo quale se chiamava frate Stefano, santo Francesco lo mandò al monasterio de Santo Damiano, ad ciò che santa Chiara facesse sopra de lui lo segno de la croce. Lo quale avendo fatto, el frate dorml uno poco nel loco dove la santa Madre soleva orare; e da poi, resvegliato, mangiò uno poco e partisse liberato.
2958 15. Suor Benvenuta da Perugia disse che essendo affetto da malattia mentale un certo frate dell’Ordine dei frati minori, frate Stefano, san Francesco lo mandò al monastero di San Damiano perché santa Chiara facesse su di lui il segno della santa croce. Avendolo fatto, il frate dormì un po’ nel luogo dove la santa Madre era solita pregare; e quando si svegliò mangiò un po’ e partì libero dal suo male.
3039 16. Anche disse che uno dì, non avendo le Sore se non mezzo pane, la metà del quale innanzi era stata mandata alli frati, li quali stavano de fora, la preditta madonna comandò ad essa testimonia che de quello mezzo pane ne facesse cinquanta lesche et le portasse alle Sore, che erano andate alla mensa. Allora disse essa testimonia alla preditta madonna Chiara: « Ad ciò che de questo se ne facessero cinquanta lesche, saria necessario quello miraculo del Signore, de cinque pani e due pesci ». Ma essa madonna le disse: « Va’ et fa’ come io te ho detto ». E così el Signore moltiplicò quello pane per tale modo che ne fece cinquanta lesche bone e grandi, come santa Chiara le aveva comandato.
3039 16. Suor Cecilia da Spello disse che un giorno, le suore non avevano che mezzo pane. L’altra metà era stata mandata ai frati che stavano fuori. Santa Chiara comandò a suor Cecilia che di quel mezzo pane ne facesse cinquanta fette e le portasse alle suore che erano andate a mensa. Suor Cecilia disse alla Madre: “Perché ne vengano cinquanta fette sarebbe necessario il miracolo del Signore dei cinque pani e due pesci”. Ma santa Chiara le rispose: “Va’ e fai come io ti ho detto”. E così il Signore moltiplicò quel pane in modo tale che ne uscissero cinquanta fette buone e grandi come santa Chiara aveva comandato.
SALMO 22 (23)
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero.
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
2 Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
3Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
4 Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
5 Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
6 Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
CANTO …
Quarto giorno
CHIARA E I POVERI
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
3123 1. Madonna BONA DE GUELFUCCIO DE ASSISI, giurando disse: che essa cognobbe santa Chiara da quello tempo che lei era in casa del suo padre, imperò che essa conversava e stava in casa con lei; e per la molta santità de la sua vita, che lei aveva prima e dopo che essa intrò nella Religione, credeva fermamente che essa fusse stata santificata nel ventre de la madre sua. Però che lei, li cibi li quali diceva mangiare, essa li mandava alli poveri, et essa testimonia testificava che più volte li portò.
3123 1. Bona di Guelfuccio di Assisi, giurando disse che ella conobbe santa Chiara fin da quando era in casa di suo padre, perché viveva in casa con lei; e credeva fermamente che Chiara fosse stata santificata fin dal grembo di sua madre, per la santità della sua vita prima e dopo che ella si consacrasse al Signore. Infatti lei mandava ai poveri i cibi che doveva mangiare, e la testimone dichiarò di averli portati più volte.
SALMO 145 (146)
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Loda il Signore, anima mia:
2 loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.
3 Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
5 Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
7 rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
8 il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
9 il Signore protegge i forestieri,
egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
10 Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
CANTO …
Quinto giorno
CHIARA E ASSISI
10Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
3037 14. Anche disse che la detta madonna Chiara, non volendo mai per alcuno tempo stare oziosa, eziandio nel tempo de la sua infermità, de la quale passò de questa vita, se faceva levare a sedere nel letto e filava. Del quale (filato) poi fece fare panno sottile e de quello ne fece fare molti corporali e le case per tenerli, coperte de seta o de sciamito; e poi li mandò al Vescovo de Assisi che li benedicesse; e poi li mandò a le chiese de la città e del Vescovado de Assisi. E come essa credeva, furono dati per tutte le chiese.
3037 14. Suor Cecilia disse santa Chiara, non voleva mai stare oziosa anche nel tempo di quella infermità che l’avrebbe portata alla morte. Quindi si faceva aiutare per stare seduta in letto e lì filava. Di quel filato fece fare un tessuto sottile dal quale furono ricavati molti corporali e le custodie per contenerli, rivestite di seta o di velluto; e poi li mandò al Vescovo di Assisi perché li benedicesse; dopodiché li mandò alle chiese della città e del Vescovado di Assisi. E così come desiderava, furono donati a tutte le chiese.
3061 3. Anche disse che, essendo un’altra volta detto da alcuno alla preditta madonna Chiara che la città de Assisi doveva essere tradita, essa madonna chiamò le Sore sue e disse a loro: « Molti beni avemo recevuti da questa città, et imperò dovemo pregare Dio che esso la guardi ». Unde comandò che la mattina per tempo venissero a lei; e cosl le Sore come lo’ era stato comandato, vennero la mattina per tempo denanti a lei. Et essendo venute, la preditta madonna se fece portare de la cenere, e puse giù tutti li panni del capo suo, e così fece fare a tutte le altre Sore. E fatto questo, comandò che tutte andassero alla orazione nella cappella; et in tale modo fu fatto, che nel sequente dì, la mattina, se partì quello esercito, essendo rotto e sconquassato. E da poi la città de Assisi non ha avuto più alcuno esercito sopra di sé. Et in quello dì de la orazione, le Sore fecero astinenza degiunando in pane et acqua. Et alcune de loro non mangiarono in quello dì nessuna cosa. Adomandata quanto tempo era stato innanti, respose che fu nel tempo de Vitale de Aversa.
3061 3. Suor Francesca di Collemezzo disse che essendo stato detto a santa Chiara che la città di Assisi si sarebbe consegnata (ai nemici), ella chiamò le sue Sorelle e disse loro: “Molti beni abbiamo ricevuto da questa città, dobbiamo quindi pregare Dio che la custodisca”. Quindi disse loro che l’indomani di buon mattino andassero da lei e le Sorelle così fecero. Vennero a lei ed ella si fece portare della cenere, rimase a capo scoperto e così chiese che facessero anche le altre Sorelle. Prese la cenere se la pose sul capo in grande quantità, e lo stesso fece fare a tutte le altre Sorelle (si era fatta appena tagliare i capelli come gesto penitenziale). Dopodiché disse loro di andare in cappella a pregare; così fu fatto e il giorno seguente, al mattino, l’esercito nemico se ne andò sconfitto. Da quel momento in poi la città di Assisi non è stata più attaccata da nessun esercito. In quel giorno di preghiera le Sorelle fecero astinenza digiunando a pane e acqua. Alcune di loro non mangiarono niente. Chiestole quanto tempo prima era avvenuto il fatto rispose che era nel tempo di Vitale di Aversa.
SALMO 143 (144)
Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza, Tu sei giustizia.
Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia,
2 mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido,
colui che sottomette i popoli al mio giogo.
7 Stendi dall’alto la tua mano,
scampami e liberami dalle grandi acque,
dalla mano degli stranieri.
9 O Dio, ti canterò un canto nuovo,
inneggerò a te con l’arpa a dieci corde,
15beato il popolo che ha il Signore come Dio.
CANTO …
Sesto giorno
CHIARA E GLI INFERMI
8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
2961 18. Anche disse che uno mammolo de la città de Spoleto, chiamato Mattiolo, de età de tre ovvero de quattro anni, se mise una petrella piccolina in una delle nari del naso suo, in modo che per nessuno modo se ne poteva cavare; et lo mammolo pareva (che) stesse in periculo. Menato a santa Chiara, fatto da essa sopra de lui lo segno de la santa croce, subito li cascò quella petrella dal naso, e ‘l mammolo fu liberato.
2961 18. Suor Benvenuta da Perugia disse che un bambino della città di Spoleto, di nome Mattiolo, di tre o quattro anni, si mise una piccola pietra in una delle narici del naso, e non si poteva togliere in nessun modo; sembrava che il bambino fosse in pericolo. Portato da santa Chiara ella gli fece il segno della santa croce, subito quella pietruzza cadde dal naso e il bambino fu liberato.
SALMO 8
Tu sei temperanza, Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
2O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
3 con la bocca di bambini e di lattanti:
hai posto una difesa
contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
4 Quando vedo i tuoi cieli,
opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
5 che cosa è mai l’uomo
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
perché di lui ti ricordi,
6Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
7 Gli hai dato potere
sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi:
8 tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
9 gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.
10 O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
CANTO…
Settimo giorno
CHIARA E IL SIGNORE
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
2972 6. Nondimeno sempre era allegra nel Signore, e mai se vedeva turbata, e la sua vita era tutta angelica. E tanta grazia li aveva data el Signore, che spesse volte quando le Sore sue se infirmavano, essa beata, fatto lo segno de la croce con la sua mano, le liberava.
2972 6. Suor Filippa disse che santa Chiara era sempre gioiosa nel Signore, non si vedeva mai turbata, e la sua vita era tutta angelica. Il Signore le aveva dato tanta grazia che spesso quando le Sorelle si ammalavano, Chiara, fatto il segno della croce con la sua mano, le liberava.
2973 7. Anche disse che essa beata Madre ebbe specialmente la grazia de molte lacrime, avendo grande compassione alle Sore et alli afflitti. E specialmente effundeva molte lacrime quando receveva el corpo del nostro Signore Iesu Cristo.
2973 7. Disse anche che la beata Madre aveva il dono delle lacrime per la grande compassione nei confronti delle Sorelle e degli afflitti. E specialmente versava molte lacrime quando riceveva il corpo del Signore nostro Gesù Cristo.
SALMO 33 (34)
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
2 Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode..
4 Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
5 Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
6 Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
9 Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
10 Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
CANTO …
Ottavo giorno
CHIARA E IL CREATO
7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
3112 9. Anche disse che, quando essa santissima madre mandava le Sore servitrici de fora del monasterio, le ammoniva che, quando vedessero li arbori belli, fioriti e fronduti laudassero Iddio; e similmente quando vedessero li omini e le altre creature, sempre de tutte e in tutte (le) cose laudassero Iddio.
3112 9. Suora Angeluccia da Spoleto disse che quando la santissima madre Chiara mandava per le elemosine le sorelle addette al servizio esterno, le ammoniva che quando vedessero i begli alberi fioriti e ricchi di foglie, lodassero Dio; e ugualmente quando vedessero gli uomini e le altre creature, sempre di tutti e di tutte le cose lodassero Dio.
SALMO 32 (33)
Tu sei la nostra vita eterna,
grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
1Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
2 Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
3 Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate,
4 perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
6Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
7 Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
8 Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
9 perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
13 Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
14 dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
.15 lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.
22 Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
CANTO …
Nono giorno
CHIARA E LA SUA ANIMA
9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
3082 3. Anche disse essa testimonia che, la sera del venardì seguendo lo di del sabato, lo quale fu lo terzo dl innanti alla morte de la beata memoria de madonna santa Chiara, essa testimonia con altre Sore, lacrimando per lo transito de tale e tanta loro madre, sedeva appresso lo letto de essa madonna. E, non parlandole persona alcuna, essa madonna incominciò a commendare l’anima sua, dicendo così: « Va’ in pace, perché averai bona scorta; però che quello che te creò, innanti te previde da essere santificata; e poi che te ebbe creata, infuse in te lo Spirito Santo; e poi te ha guardata come la madre lo suo figliolo piccolino ». Et adomandando una Sora, chiamata sora Anastasia, la preditta madonna a chi essa parlasse e dicesse quelle parole, essa madonna respose: « Io parlo a l’anima mia benedetta ».
3082 3. Suor Benvenuta di Assisi disse che la sera prima del sabato tre giorni prima della morte di santa Chiara, ella con altre suore sedeva vicino al letto della santa piangendo al pensiero della morte di tanto grande Madre. Pur non parlando con nessuna persona si accorsero che santa Chiara parlava con la sua anima: “Vai in pace perché avrai buona scorta. Infatti Colui che ti ha creato, prima ancora ti aveva santificata. E avendoti creata ha infuso in te lo Spirito Santo e poi ti ha guardata come una madre guarda il suo figlio piccolino”. Suor Anastasia le chiese con chi parlasse e lei rispose: “Io parlo all’anima mia benedetta”.
SALMO 102 (103)
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità.
Tu sei tutta la nostra dolcezza.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
2 Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
3 Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
4 salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia,
5 sazia di beni la tua vecchiaia,
si rinnova come aquila la tua giovinezza.
8 Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
13 Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
14 perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
22 Benedite il Signore, voi tutte opere sue,
in tutti i luoghi del suo dominio.
Benedici il Signore, anima mia.
CANTO …
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