E tu, Signore, sii benedetto che mi hai creata
Nell’anno del Signore 1212 prese inizio dallo stesso beato Francesco l’ordine delle “Signore Povere” delle Clarisse. La beata Chiara aveva 18 anni, quando lasciò il mondo e prese l’ordine della religione, e perseverò nell’ordine 42 anni. Era nata a questo mondo nel giorno della festa di san Sebastiano il 20 gennaio. Morì entro l’ottava della festa di san Lorenzo, il 12 agosto. Fu canonizzata da Alessandro IV l’anno del Signore 1255. Fu trasferita da San Damiano al luogo dove ora riposa con venerazione.
Fonti Clariane 2164
Concezione di santa Chiara nella mente di Dio
Chiara è rappresentata come una giovane ragazza in atteggiamento orante. Porta un abito di color d’oro, ha una corona in testa ed i suoi capelli lunghi ondulati sono biondi. L’intera figura è circondata da una raggiera rossa. Al di sopra della santa sono stati raffigurati Dio Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo in forma di colomba, insieme alla Vergine Maria. Il testo sul cartiglio indica che Chiara viene creata a loro immagine in forma trasparente, che la sua santità illuminerà il mondo e che essa sarà un esempio per tutti. Con Chiara sarà rinnovato sulla terra intera lo stato verginale.
Ortolana prega davanti al Crocifisso
Essendo incinta ormai la madre e prossima al parto, mentre in chiesa davanti alla croce ardentemente pregava il Crocifisso che la soccorresse felicemente nel pericolo del parto, udì una voce che le diceva: “Non temere, donna, partorirai felicemente una luce che illuminerà intensamente il mondo stesso” [come si legge nel cartiglio n.d.r.]. Rassicurata da questa profezia, volle che la bambina nata, rinascendo nel battesimo, fosse chiamata Chiara, confidando si dovesse adempiere in qualche modo, per volontà divina, il chiarore del lume promesso.
Fonti Clariane 436
Nascita di Chiara
La madre Ortolana viene raffigurata seduta nel letto, mentre consegna la bambina ad una donna in primo piano. Un’altra donna prepara il bagno per la bambina. Nel retroscena è presente il padre di Chiara che sta pregando. Tre angeli portano un cartiglio con le parole Candor lucis et ymago bonitatis, che derivano dal libro della Sapienza di Salomone (7, 26): E’ un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà.
Immagini e didascalie tratte da: Clara Bruins, Chiara d’Assisi come Altera Maria, 1999, Roma.
Autrice delle miniature: Sibilla Von Bondorf