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Dai “Discorsi” di sant’Agostino

Se hai paura della morte, ama la resurrezione!

Il Signore Gesù Cristo, per mezzo della sua carne, ha fatto bene sperare della nostra carne. Ha preso infatti su di sé ciò che su questa terra ci era comunemente noto, ciò che quaggiù si verifica estesamente e in continuità: nascere e morire. Sovrabbondante sulla terra il nascere e il morire, risorgere e vivere per l’eternità non aveva luogo quaggiù. Vi trovò vili ricompense terrene, vi recò quelle del cielo straniere sulla terra. Se hai paura della morte, ama la risurrezione. Della sua tribolazione ha fatto l’aiuto che ti ha dato, poiché era rimasto senza alcun vantaggio il tuo stato di salute. Pertanto, fratelli, riconosciamo e amiamo quella salute che è straniera in questo mondo, cioè l’eterna, e viviamo noi da stranieri in questo mondo. Riflettiamo che siamo di passaggio in questo mondo e così cadremo di meno nel peccato. Piuttosto rendiamo grazie al Signore Dio nostro avendo voluto che l’ultimo giorno della nostra vita fosse vicino ed incerto. Dalla prima infanzia alla decrepitezza della vecchiaia il tratto è breve. Se Adamo fosse morto oggi, che gli avrebbe giovato aver vissuto tanto a lungo? Che gran tempo è, quando deve finire? Nessuno richiama indietro il giorno di ieri; l’oggi è incalzato dal domani, perché passi. Nel corso di questo breve spazio di tempo, viviamo bene per giungere là dove non dobbiamo passare oltre. Anche adesso mentre parliamo, indubbiamente ci troviamo a passare. Le parole fuggono e le ore volano; tale la nostra età, tali le nostre azioni, tali le nostre glorie, tale le nostre miserie, tale questa nostra felicità. Tutto passa: non sia per noi motivo di spavento: La Parola del Signore dura sempre (Is 40, 8; Pt 1, 25).

 Tratto da: https://www.augustinus.it

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