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ADORAZIONE PER LE VOCAZIONI

16 Aprile 2018 h. 17:30 - 19:00

Come ogni terzo lunedì del mese anche questo lunedì vi aspettiamo numerosi per pregare con noi su invito del nostro cardinale arcivescovo Angelo Bagnasco.

Alle 17.30 ci sarà l’esposizione del Santissimo, subito dopo il canto del Vespro e poi l’adorazione fino alle 19.00.

Saremmo liete di accogliere gruppi con la possibilità di animare l’ora di adorazione con canti, previo contatto telefonico per accordarci sulla modalità e sul tema vocazionale specifico dell’adorazione.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI PER PREGARE CON NOI

Adorazione Eucaristica secondo i Papi 

“Esiste un legame intrinseco tra la celebrazione e l’adorazione. La Santa Messa infatti è in se stessa il più grande atto di adorazione della Chiesa. L’adorazione al di fuori della santa Messa prolunga e intensifica quanto è avvenuto nella celebrazione liturgica, e rende possibile un’accoglienza vera e profonda di Cristo. “   (Benedetto XVI, Angelus 11.06.2007)

 “Ascendendo al Padre, Cristo non si è allontanato dagli uomini. Egli resta sem­pre in mezzo ai suoi fratelli e, come ha pro­messo, li accompagna e li guida mediante il suo Spirito.

La sua presenza è ora di un altro ordine. In effetti « nell’ultima cena, dopo aver cele­brato la Pasqua con i suoi discepoli, mentre passava da questo mondo a suo Padre, Cristo istituì questo sacramento come me­moria perpetua della sua passione…, il più grande di tutti i miracoli.” (Giovanni Paolo II, Lettera sull’Adorazione Eucaristica XLVII Congresso Eucaristico Internazionale, 18-25 giugno 2000).

“Ogni volta che nella Chiesa celebriamo l’Eucaristia, noi ricordiamo la morte del Salvatore, annunciamo la sua risurrezione, nell’attesa della sua venuta. Nessun sacra­mento è dunque più prezioso e più grande di quello dell’Eucaristia; ricevendo la co­munione veniamo incorporati a Cristo. La nostra vita è trasformata e assunta dal Signore. “( id)

“Quando lo contempliamo pre­sente nel Santissimo Sacramento dell’alta­re, Cristo si avvicina a noi e diventa intimo con noi più di quanto lo siamo noi stessi; ci rende partecipi della sua vita divina in un’u­nione che trasforma e, mediante lo Spirito, ci apre la porta che conduce al Padre, come egli stesso disse a Filippo: « Chi ha visto me ha visto il Padre » (Gv 14,9).”

“Rimanendo in silenzio dinanzi al Santis­simo Sacramento, è Cristo, totalmente e realmente presente, che noi scopriamo, che noi adoriamo e con il quale stiamo in rapporto.

Non è quindi attraverso i sensi che lo per­cepiamo e gli siamo vicini. Sotto le specie del pane e del vino, è la fede e l’amore che ci portano a riconoscere il Signore”

“Nella preghiera, mediante un gesto di fiducia filiale, imitando il suo Maestro e Si­gnore, il cristiano apre il proprio cuore e le proprie mani per ricevere il dono di Dio e per ringraziarlo dei suoi favori, offerti gra­tuitamente. “

“«Seguire Cristo non è un’imitazione esteriore, perché tocca l’uomo nella sua profonda intimità » (Veritatis splendor, n. 21). Noi siamo invitati a seguire il suo insegnamento, per essere poco a po­co configurati a lui, per permettere al­lo Spirito di agire in noi e per realizzare la missione che ci è stata affidata. In particola­re, l’amore di Cristo ci spinge a operare in­cessantemente per l’unità della sua Chiesa, per l’annuncio del Vangelo fino ai confini della terra e per il servizio degli uomini: «noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo; tutti infatti partecipiamo dell’unico pane» (1Cor 10,17)”

“Il mistero eucaristico è la fonte, il centro e il culmine dell’attività spirituale e caritati­va della Chiesa (cf: Presbyterorum ordinis, n. 6).

E’ intimità divina con Cristo, nel silenzio della contemplazione, non ci allontana dai nostri contemporanei, ma, al contrario, ci rende attenti e aperti alle gioie e agli affan­ni degli uomini e allarga il cuore alle di­mensioni del mondo. Essa ci rende solidali verso i nostri fratelli in umanità, in particolare verso i più piccoli, che sono i prediletti del Signore.                                     Attraverso l’adorazione, il cristiano con­tribuisce misteriosamente alla trasforma­zione radicale del mondo e alla diffusione del Vangelo. Ogni persona che prega il Sal­vatore trascina dietro di sé il mondo intero e lo eleva a Dio.”

“Esorto dunque i cristiani a fare regolar­mente visita a Cristo presente nel San­tissimo Sacramento dell’altare, poiché noi siamo tutti chiamati a rimanere in modo per­manente in presenza di Dio, grazie a Colui che resterà con noi fino alla fine dei tempi.”

Con il dono dell’Eucaristia, noi siamo accolti da Cristo, riceviamo il suo perdono, ci nutriamo della sua parola e del suo pane e siamo quindi inviati in missione nel mondo; ognuno è così chiamato a ren­dere testimonianza di ciò che ha ricevuto e a fare lo stesso con i suoi fratelli.

I fedeli rafforzano la loro speranza sco­prendo che, con Cristo, la sofferenza e la disperazione possono essere trasfigurate, poiché, con Lui, noi siamo già passati dalla morte alla vita.

Dettagli

Data:
16 Aprile 2018
Ora:
17:30 - 19:00
Categoria Evento:

Organizzatore

Clarisse Cappuccine – Genova
Phone
+39 010 2722785
Email
clarissecappuccine.genova@gmail.com

Luogo

Monastero Clarisse Cappuccine SS. Sacramento
Via D. Chiodo 55
Genova,Genova16136Italia
+ Google Maps
Phone
+39 010 2722785
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