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ADORAZIONE PER LE VOCAZIONI
16 Maggio 2019 h. 18:30 - 19:30
Ogni terzo giovedì del mese l’appuntamento dell’adorazione eucaristica per le vocazioni
Alle 17.30 il canto del Vespro,
alle 18.30 l’adorazione eucaristica fino alle 19.30.
VI ASPETTIAMO PER PREGARE CON NOI
Adorazione Eucaristica secondo i Papi
“Esiste un legame intrinseco tra la celebrazione e l’adorazione. La Santa Messa infatti è in se stessa il più grande atto di adorazione della Chiesa. L’adorazione al di fuori della santa Messa prolunga e intensifica quanto è avvenuto nella celebrazione liturgica, e rende possibile un’accoglienza vera e profonda di Cristo. “ (Benedetto XVI, Angelus 11.06.2007)
“Ascendendo al Padre, Cristo non si è allontanato dagli uomini. Egli resta sempre in mezzo ai suoi fratelli e, come ha promesso, li accompagna e li guida mediante il suo Spirito.
La sua presenza è ora di un altro ordine. In effetti « nell’ultima cena, dopo aver celebrato la Pasqua con i suoi discepoli, mentre passava da questo mondo a suo Padre, Cristo istituì questo sacramento come memoria perpetua della sua passione…, il più grande di tutti i miracoli.” (Giovanni Paolo II, Lettera sull’Adorazione Eucaristica XLVII Congresso Eucaristico Internazionale, 18-25 giugno 2000).
“Ogni volta che nella Chiesa celebriamo l’Eucaristia, noi ricordiamo la morte del Salvatore, annunciamo la sua risurrezione, nell’attesa della sua venuta. Nessun sacramento è dunque più prezioso e più grande di quello dell’Eucaristia; ricevendo la comunione veniamo incorporati a Cristo. La nostra vita è trasformata e assunta dal Signore. “( id)
“Quando lo contempliamo presente nel Santissimo Sacramento dell’altare, Cristo si avvicina a noi e diventa intimo con noi più di quanto lo siamo noi stessi; ci rende partecipi della sua vita divina in un’unione che trasforma e, mediante lo Spirito, ci apre la porta che conduce al Padre, come egli stesso disse a Filippo: « Chi ha visto me ha visto il Padre » (Gv 14,9).”
“Rimanendo in silenzio dinanzi al Santissimo Sacramento, è Cristo, totalmente e realmente presente, che noi scopriamo, che noi adoriamo e con il quale stiamo in rapporto.
Non è quindi attraverso i sensi che lo percepiamo e gli siamo vicini. Sotto le specie del pane e del vino, è la fede e l’amore che ci portano a riconoscere il Signore”
“Nella preghiera, mediante un gesto di fiducia filiale, imitando il suo Maestro e Signore, il cristiano apre il proprio cuore e le proprie mani per ricevere il dono di Dio e per ringraziarlo dei suoi favori, offerti gratuitamente. “
“«Seguire Cristo non è un’imitazione esteriore, perché tocca l’uomo nella sua profonda intimità » (Veritatis splendor, n. 21). Noi siamo invitati a seguire il suo insegnamento, per essere poco a poco configurati a lui, per permettere allo Spirito di agire in noi e per realizzare la missione che ci è stata affidata. In particolare, l’amore di Cristo ci spinge a operare incessantemente per l’unità della sua Chiesa, per l’annuncio del Vangelo fino ai confini della terra e per il servizio degli uomini: «noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo; tutti infatti partecipiamo dell’unico pane» (1Cor 10,17)”
“Il mistero eucaristico è la fonte, il centro e il culmine dell’attività spirituale e caritativa della Chiesa (cf: Presbyterorum ordinis, n. 6).
E’ intimità divina con Cristo, nel silenzio della contemplazione, non ci allontana dai nostri contemporanei, ma, al contrario, ci rende attenti e aperti alle gioie e agli affanni degli uomini e allarga il cuore alle dimensioni del mondo. Essa ci rende solidali verso i nostri fratelli in umanità, in particolare verso i più piccoli, che sono i prediletti del Signore.
Attraverso l’adorazione, il cristiano contribuisce misteriosamente alla trasformazione radicale del mondo e alla diffusione del Vangelo. Ogni persona che prega il Salvatore trascina dietro di sé il mondo intero e lo eleva a Dio.”
“Esorto dunque i cristiani a fare regolarmente visita a Cristo presente nel Santissimo Sacramento dell’altare, poiché noi siamo tutti chiamati a rimanere in modo permanente in presenza di Dio, grazie a Colui che resterà con noi fino alla fine dei tempi.”
Con il dono dell’Eucaristia, noi siamo accolti da Cristo, riceviamo il suo perdono, ci nutriamo della sua parola e del suo pane e siamo quindi inviati in missione nel mondo; ognuno è così chiamato a rendere testimonianza di ciò che ha ricevuto e a fare lo stesso con i suoi fratelli.
I fedeli rafforzano la loro speranza scoprendo che, con Cristo, la sofferenza e la disperazione possono essere trasfigurate, poiché, con Lui, noi siamo già passati dalla morte alla vita.