Genova, 27 agosto 2023
Una grazia straordinaria ci ha concesso il Signore in questa Ventunesima Domenica del Tempo Ordinario: la celebrazione eucaristica presieduta da padre Gigi Maccalli e padre Antonio Porcellato sacerdoti della SMA (Società delle Missioni Africane).
Nel Vangelo di oggi, Mt 16,13-20, Gesù chiede ai discepoli e a ciascuno di noi: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro ha dato la sua risposta ma ognuno di noi – ci ha esortato padre Gigi Maccalli – è chiamato a dare la sua personale risposta, a riflettere sul proprio rapporto con Gesù, su quale tipo di legame ci unisce a Lui.
Padre Gigi, dopo averci invitato a riflettere su questa domanda di Gesù, ci ha fatto dono della testimonianza di quanto ha vissuto dal 17 settembre 2018 giorno in cui è stato rapito durante la sua permanenza missionaria in Niger, e di quanto e come ha vissuto i successivi due anni e tre settimane come ostaggio. Tempo trascorso e superato con il sostegno della preghiera di tutti noi che abbiamo seguito la vicenda e della preghiera di affidamento e abbandono fiduciosi che padre Gigi non ha mai interrotto. È stato – ha detto padre Gigi – un tempo di fatica, di lacrime, di grida, ma è guardando Gesù in croce che ho trovato conforto; e come Gesù sulla croce ho imparato a dire: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”».
Padre Maccalli ha risposto alla domanda del Vangelo odierno affermando che Gesù è il Dio con noi, che soffre con noi, muore con noi, è sempre presente con noi.
Ringraziamo il Signore per la testimonianza che oggi ci ha fatto ascoltare; testimonianza di pace, di perdono, di fraternità universale che padre Gigi Maccalli ci ha portato e donato nella semplicità e nella serenità di chi ha vissuto e continua a vivere una rinascita, una risurrezione perché, come ci ha mostrato il Signore Gesù, dopo la passione e la morte, dopo la croce c’è sempre la risurrezione, una nuova Pasqua da vivere con la gioia del cuore.
Continuiamo a pregare per padre Gigi Maccalli e per quanti ancora vivono in stato di prigionia, affinché confortati dalla grazia salvifica di Cristo possano annunciare al mondo la gioia della risurrezione.
A lode di Dio