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Incarnazione del Signore A.D. 2024
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Altissimu, onnipotente, bon Signore,
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tue so’ le laude, la gloria e l’honore
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Cari fratelli, sorelle, amici,
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eccoci a voi con i nostri auguri per le festività del Natale del Signore. Portiamo nel cuore il desiderio di raccontarvi il nostro vissuto, di rendervi partecipi di quanto abbiamo ricevuto in dono dalla bontà del Padre che ogni giorno provvede a noi ciò di cui abbiamo bisogno. Con Lui camminiamo in comunione con voi, con ciascuno di voi che, come sempre, siete nel nostro cuore, ma soprattutto nella nostra preghiera.
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L’anno 2023 ha dato inizio a una serie di centenari francescani: l’anno scorso abbiamo celebrato gli 800 anni della Regola Bollata (FF73a) e del Presepe di Greccio; quest’anno abbiamo contemplato le Stimmate di San Francesco; nel 2025 sarà la volta del Cantico di Frate Sole (FF263) più conosciuto come Cantico delle Creature; nel 2026 rivivremo il Transito del nostro Padre Serafico.
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Per ravvivare lo spirito francescano traboccante di lode al Signore per il creato, vi proponiamo questa tempera su cartoncino intitolata “Il Cantico delle Creature” del pittore genovese del XX sec. Ettore Mazzini grande benefattore del monastero con altre opere artistiche.
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L’anno è iniziato all’insegna della “Bellezza” con una conferenza tenuta dal Cardinale Angelo Bagnasco intitolata appunto “La Bellezza salverà il mondo”, alla quale hanno partecipato, con nostra grande sorpresa, molte persone, più di quanto ci aspettavamo; e questo è stato per noi motivo di grande letizia.
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All’inizio della quaresima alcune sorelle sono state impegnate attivamente nella formazione e nel servizio di sostegno ad altre comunità. Sr Maria Monica si è recata al monastero delle Clarisse di Erice (TP) per imparare l’arte della decorazione del Cero Pasquale, segno liturgico che accompagna la vita di preghiera di tutta la Chiesa dalla Veglia Pasquale alla solennità di Pentecoste; sr Caterina Amilza a Bologna in una casa di formazione di Padri Gesuiti per frequentare un corso sull’accompagnamento spirituale; sr Anna Gloria nella comunità di San Giovanni Rotondo dove ha messo a disposizione le sue competenze liturgiche a servizio delle sorelle cappuccine giunte dal Messico con il compito di rivitalizzare il monastero.
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Da marzo a settembre, abbiamo accolto sr Maria Lourdes, Clarissa Cappuccina della Bolivia; il suo impegno è stato quello di imparare la lingua italiana per poter affrontare nei prossimi due anni gli studi di francescanesimo all’università Antonianum di Roma.
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Il mese di aprile per noi e per molti di voi, ha segnato una svolta e ci ha colmati di dolore per la scomparsa improvvisa del nostro caro e amato don Sergio Manarolo. Nostro cappellano da 51 anni era per noi fratello e padre, e sostegno nella fede per molti di voi che lo hanno conosciuto, seguito, amato. Rimarrà sempre presente nel nostro cuore e a lui chiediamo di rimanere vicino a tutti noi vegliando dall’alto e continuando a pregare per ogni nostra necessità materiale ma soprattutto spirituale.
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Nel mese di maggio un altro avvenimento ha segnato la nostra comunità: il capitolo elettivo. Anche se la persona della madre è stata riconfermata in sr Paola Chiara, questo evento è comunque stato un’occasione di rinnovamento esteriore e interiore. E’ un cammino nel quale lo Spirito Santo ci guida e ci illumina per crescere nella fede grazie anche all’aiuto di alcuni fratelli cappuccini che ci hanno aiutato nella preparazione di questo momento così importante.
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A giugno, come ogni anno, non poteva mancare l’incontro ecumenico con le varie confessioni cristiane della nostra diocesi. Momento sempre prezioso per crescere nella comunione e nell’unità e per unire le nostre voci in un’unica invocazione al Padre affinché conceda il dono della pace al mondo intero.
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Il mese di luglio ci ha viste impegnate negli Esercizi Spirituali tenuti da padre Roberto Tadiello ofmcapp di Venezia, con tema: “Sopra il caos la creazione”. Inoltre abbiamo ringraziato il Signore per l’ordinazione sacerdotale di fra Alessandro Freccero ofmcapp, che ha celebrato una sua prima messa in monastero.
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Manteniamo sempre vivo in noi il desiderio di “sentire” e “toccare” la povertà che il Figlio di Dio ha scelto per sé nella sua Incarnazione, e contempliamolo nel presepe perché impariamo a seguirlo nella via dell’umiltà, della povertà, della spogliazione e mettiamoci spiritualmente in cammino attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo, per incontrare me, per incontrare te.
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Il nostro augurio di un santo Natale nel Signore e la nostra preghiera costante per voi.
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Sr Paola Chiara e sorelle Clarisse Cappuccine
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