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“Cristo, mia speranza, è risorto!
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Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
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Re vittorioso, portaci la tua salvezza”.
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Fratelli, sorelle, amici, amati nel Signore,
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nella risurrezione di Cristo è la nostra speranza!
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Il mistero pasquale è il più grande avvenimento che il tempo e la storia albergano in sé. Tutto converge a questo evento. Noi rinasciamo dalla morte e risurrezione di Cristo, concretezza che illumina l’universo, che scuote l’umanità ignara, distratta, ottenebrata, che dona senso e valore all’esistenza, perché in Cristo, morto e risorto, partecipiamo all’ ESSERE da cui tutto trae forza vitale.
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La risurrezione di Cristo, «messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito» (1Pt 3, 18b), ci rende creatura nuova. Cristo, morto e risorto, veicola la nostra esistenza nella dimensione dell’infinito divino: ci assimila a SE’, ci dona la capacità di amare come ama LUI, ci rende forti nel seguirlo sulla via della Croce.
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Il mistero pasquale è valorizzazione di noi stessi, di ogni momento della nostra esistenza, di ogni nostra azione anche più piccola ed apparentemente insignificante, poiché ogni istante, ogni avvenimento, innestati in Cristo, confluiscono nel mistero di Dio incarnato, morto, risorto nel Figlio.
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Le vicende della vita e della storia dell’umanità, della nostra fraternità, della nostra Diocesi, della nostra Genova, della Chiesa, sono accolte nel grembo dell’eterno divino:
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- il ritrovarsi per l’adorazione di Gesù Eucaristia al monastero con i fratelli e le sorelle in cerca del Signore guidati dai frati Cappuccini di San Barnaba;
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- l’intervento di catechesi in apporto al ritiro francescano, organizzato dai fratelli Cappuccini di San Barnaba, sul tema “Chi cercate?” rivolto a coloro che si sentono vicini allo spirito di san Francesco e santa Chiara d’Assisi;
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- la giornata vocazionale di riflessione sulla nostra “Forma di Vita” con accoglienza delle giovani in discernimento vocazionale;
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- la GMG in Panama con Papa Francesco nell’intento di rafforzare le giovani generazioni nei principi evangelici;
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- la visita del Santo Padre agli Emirati Arabi, come pellegrino e messaggero di pace e di fraternità fra i popoli e il documento sulla “Fratellanza Umana” per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb;
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- la celebrazione al convento SS. Concezione - Padre Santo del 50° anniversario della morte di Padre Umile Bonzi con la presenza del nostro Cardinale, molti padri e sacerdoti, numerosissimi genovesi che ancora lo ricordano e lo amano;
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- la commozione della nostra città per lo smantellamento iniziato e in atto di ciò che rimane del ponte Morandi, «il gigante ferito», organo vitale per noi genovesi;
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- il Sinodo mondiale dei Vescovi per riparare ed ovviare gli abusi sui minori.
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Tutto converge al mistero pasquale e, per l’effusione dello Spirito, dona la forza di rinsaldare la nostra speranza e il nostro abbandono in Dio fiduciosi del suo sostegno e della sua vittoria.
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La cordialità che ci unisce, ci fa certe che è anche vostro desiderio condividere la nostra vita, la luce che la sostiene: «… luce che brilla tra persone così che i loro cuori inclinano l’uno l’altro e si legano nella fedeltà … Luci preziose tutte, e tutte proiettano il loro bagliore entro quest’ora» (Romano Guardini). Abbiamo fiducia che anche una nostra fiammella trasmessa a voi nella memoria liturgica dell’insondabile mistero pasquale e negli eventi che sperimentiamo come inizio di ciò che viene, il glorioso ritorno di Cristo vittorioso, può farvi certi della nostra vicinanza di affetto e di preghiera.
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Nella risurrezione di Cristo è la nostra speranza - già, qui, ora - di vittoria e di gloria.
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E’ il nostro augurio a cui uniamo il nostro ricordo per voi al Signore.
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SORELLE CLARISSE CAPPUCCINE
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