60° di Professione religiosa di suor Amata del Cuore di Gesù

“Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita”. (Sl. 1)

Suor Amata del Cuore di Gesù

Clarissa Cappuccina

1956 – 9 dicembre – 2016

60° di professione religiosa

Al termine del grande Giubileo,  Papa Francesco ci esortava a lasciare aperta la porta della Misericordia e tutti abbiamo percepito quanto questo invito corrispondesse al desiderio del cuore di voler continuare a vivere quella speciale  esperienza di grazia iniziata nell’Anno Santo. Questo sia a livello  personale, come nel  luogo e tempo favorevole offerto dalla vita fraterna. Noi sorelle Clarisse Cappuccine di Genova, al termine del 2016 e poi all’inizio del 2017, nuovo anno di grazia concessoci dalla Misericordia del Padre, abbiamo avuto  due momenti  speciali per toccare con mano come le manifestazioni della benevolenza di Dio verso di noi sono  ben lungi dall’essere terminate. La prima occasione per  constatarlo  è stata  la celebrazione dei sessant’anni  di Professione religiosa di Sr. Amata  del Sacro Cuore di Gesù, il giorno 9 Dicembre 2016. L’anniversario ha avuto il carattere di una festa intima e famigliare per espresso desiderio della festeggiata, e questo ci ha concesso di goderne in serenità ogni aspetto. La Santa Messa celebrata alle 7,20 è stata presieduta dal nostro confratello Cappuccino Padre Vittorio che prendendo spunto dalla parola di Dio del giorno ha ringraziato il Signore per la lunga e laboriosa fedeltà concessa a Sr. Amata e allo stesso tempo per rivolgerle un forte incoraggiamento a continuare il cammino nell’ascolto docile dei desideri dello Sposo. Durante quella gioiosa giornata più volte ci siamo strette intorno a Sr. Amata per dirle tutto il nostro affetto e tutta la nostra gratitudine al Signore per questi primi sessant’anni di vita consacrata in fraternità. Questo clima tutto clariano è stato ben espresso anche dagli addobbi molto originali del nostro Refettorio e da ogni sorta di piccolo dono offerto a Sr. Amata dalla creatività delle sorelle.

Un’ altra porta aperta alla Misericordia del Padre è stata la commemorazione solenne del cinquantesimo di Professione religiosa di Sr. Antonietta della Sacra Famiglia.

La nostra piccola e preziosa sorella sarda presta servizio all’esterno del Monastero e di conseguenza è molto amata da quanti frequentano abitualmente la nostra Chiesa, conoscenti di Sr. Antonietta e della nostra fraternità che domenica 8 Gennaio partecipando alla Santa Messa giubilare hanno ringraziato con noi il Datore di ogni bene per questo ulteriore segno della sua fedeltà nei nostri confronti. Il contesto liturgico della Festa del Battesimo del Signore era particolarmente significativo per cogliere la ricchezza della vocazione alla vita religiosa che nasce dalla consacrazione battesimale  ed è  tesa al suo compimento.

La celebrazione è stata presieduta da Padre Francesco Rossi e concelebrata da diversi altri confratelli della nostra provincia Cappuccina, sempre particolarmente disponibili e partecipi degli eventi che segnano il cammino della nostra fraternità.

Un particolare significativo che dice la preziosità del servizio di accoglienza che Sr. Antonietta svolge da tanti anni all’esterno del Monastero: durante la celebrazione la nostra sorella è rimasta all’interno del coro, uscendo in presbiterio solo per rinnovare, emozionatissima ma con voce ferma, la formula di professione nelle mani di Madre Paola Chiara.

Al termine della Santa Messa, come facciamo di solito  in queste occasioni, Sr. Antonietta si è avvicinata alla grata per salutare i presenti e distribuire le immaginette ricordo e a quel punto le persone che la conoscono,  abituate a vederla ogni domenica sulla porta della Chiesa, hanno reclamato la sua presenza all’esterno per poterla festeggiare con più famigliarità. E’ stato un momento molto bello e un giusto riconoscimento a  quella forma di apostolato umile ma molto fecondo che caratterizza la vita di questa nostra sorella.

Durante tutta la giornata sono  proseguiti i gesti di festa in onore della nostra giubilante,  che al termine è riuscita nuovamente a vincere la sua grande commozione per ringraziarci e dirci il suo affetto.

Noi tutte abbiamo lodato il Padre per averci donato con Sr. Amata e Sr. Antonietta due occasioni preziose per varcare nuovamente quella porta della misericordia che è al cuore della vita fraterna e che ci consente ogni giorno di sperimentare  “quanto è bello e quanto è soave che i fratelli (le sorelle) vivano insieme”.

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